Voti
6
Risultato finale
«Un’intrusa! Pussa via questa è la mia scatola, sai!»
«Sniff, scusa Signor galatto, voglio stare qui ancora un po’, per favore.»
«Oh…beh, stai pure, in fondo c’è spazio per entrambi. Ma io ti conosco, ti chiami Luna vero? Perché non sei con tua mamma?»
«Lei non vuole vedermi piangere, dice che divento brutta quando lo faccio. Questa scatola sembrava perfetta per nascondermi, non sapevo fosse tua.»
«Capisco, è una fortuna che io mi sia messo a dieta! Ma dimmi, perché piangi?»
«Io…sono triste, sono la più inutile di tutte…»
«Inutile dici?»
«Sì, sbaglio sempre i compiti di matematica e passo troppo tempo a giocare.»
«Fortuna che sei una bambina e non una calcolatrice, altrimenti sì che saresti inutile! Ti immagini una calcolatrice a cui chiedi di fare due più tre e quella ti risponde cinquina? Sarebbe assurdo! Quindi vedi, come bambina vai bene, non importa se non brilli in matematica.»
«Non brillo in niente comunque.»
«È difficile brillare se la luce ti viene rubata.»
«Tu che cosa ne sai scusa?»
«Io sono un galatto! Sono letteralmente fatto di stelle ed oscurità (e di pelo). Ma, vedi, basta darti un po’ di spazio che hai già ricominciato a brillare mia cara Luna.»
Mi è venuta in mente questa piccola storia da accompagnare all'illustrazione, spero vi piacciano entrambe! :3